Che cos’è la psicoterapia
La psicoterapia è basata sul racconto del paziente, l’ascolto, il dialogo, la collaborazione nella ricerca di significati. Il materiale su cui si lavora sono i racconti della propria quotidianità, ove questa desti dubbi e disagi; eventuali ricordi del passato, se legati all’attuale difficoltà, e suscitati spontaneamente da essa; la storia delle relazioni significative vissute nella famiglia di origine e delle relazioni affettive; ed infine i sogni, il cui significato viene costruito insieme da paziente e terapeuta, e mette in luce paure, bisogni e risorse della persona.
La presenza non giudicante del terapeuta, il suo ascolto empatico, ed il comune impegno a comprendere e dare senso alle problematiche portate dal paziente, aiutano la persona a sentirsi meno sola con le proprie paure, precetti morali, presupposte inadeguatezze. Le è possibile sperimentare nella relazione con lo psicoterapeuta, e poi mettere in atto nei confronti di se stessa, un atteggiamento benevolo, attento, incoraggiante ed un po’ più obiettivo.
Il consolidamento di tale atteggiamento può portare il paziente a superare il senso di scoraggiamento e colpevolizzazione, per es. nell’elaborare un lutto o nell’affrontare una separazione. Nelle relazioni affettive lo porta a fare più riferimento a sé, invece che alle aspettative altrui, nel valutare ad es. i propri bisogni.
Viene sperimentata una relazione terapeutica sostanzialmente paritaria, grazie all’approccio dialogico, alla condivisione della ricerca di significati, e della formulazione di ipotesi. Questo aiuta a stabilire una paritarietà anche in altre relazioni significative: con i genitori, con il partner, con i figli, con i colleghi o i responsabili. Diminuisce così la paura di sbagliare,… si sdrammatizzano le conseguenze delle proprie azioni,… si vede l’altro non tanto come autorità, giudice, o dispensatore di gioie o pene; ma come interlocutore, partner di una relazione, con cui stabilire un dialogo e condividere progetti, anche a partire da punti di vista in parte diversi.
La psicoterapia è basata sul racconto del paziente, l’ascolto, il dialogo, la collaborazione nella ricerca di significati. Il materiale su cui si lavora sono i racconti della propria quotidianità, ove questa desti dubbi e disagi; eventuali ricordi del passato, se legati all’attuale difficoltà, e suscitati spontaneamente da essa; la storia delle relazioni significative vissute nella famiglia di origine e delle relazioni affettive; ed infine i sogni, il cui significato viene costruito insieme da paziente e terapeuta, e mette in luce paure, bisogni e risorse della persona.
La presenza non giudicante del terapeuta, il suo ascolto empatico, ed il comune impegno a comprendere e dare senso alle problematiche portate dal paziente, aiutano la persona a sentirsi meno sola con le proprie paure, precetti morali, presupposte inadeguatezze. Le è possibile sperimentare nella relazione con lo psicoterapeuta, e poi mettere in atto nei confronti di se stessa, un atteggiamento benevolo, attento, incoraggiante ed un po’ più obiettivo.
Il consolidamento di tale atteggiamento può portare il paziente a superare il senso di scoraggiamento e colpevolizzazione, per es. nell’elaborare un lutto o nell’affrontare una separazione. Nelle relazioni affettive lo porta a fare più riferimento a sé, invece che alle aspettative altrui, nel valutare ad es. i propri bisogni.
Viene sperimentata una relazione terapeutica sostanzialmente paritaria, grazie all’approccio dialogico, alla condivisione della ricerca di significati, e della formulazione di ipotesi. Questo aiuta a stabilire una paritarietà anche in altre relazioni significative: con i genitori, con il partner, con i figli, con i colleghi o i responsabili. Diminuisce così la paura di sbagliare,… si sdrammatizzano le conseguenze delle proprie azioni,… si vede l’altro non tanto come autorità, giudice, o dispensatore di gioie o pene; ma come interlocutore, partner di una relazione, con cui stabilire un dialogo e condividere progetti, anche a partire da punti di vista in parte diversi.